“Il rinvio a giudizio dell’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini non è un fatto che riguarda un privato cittadino, dal momento che si tratta del numero uno di una società pubblica controllata dai Comuni di Milano e Brescia. Io rimango ultragarantista e ho piena fiducia nel lavoro della magistratura. Allo stesso tempo, tuttavia, esiste un problema politico, ovvero il completo silenzio sulla vicenda del Sindaco di Milano Beppe Sala. In quanto primo cittadino, ha il dovere di tutelare un bene pubblico, ovvero di proprietà di tutti i Milanesi. A lui chiedo per quale motivo non sia ancora intervenuto, chiedendo quantomeno una sospensione cautelativa dell’amministratore delegato dal suo ruolo?”.
Così Gianmarco Senna, Consigliere regionale della Lega, sulle ultime notizie relative all’amministratore delegato di A2A.
“Ricordo che il Sindaco Sala aveva sottoscritto, in campagna elettorale, un codice etico in cui si impegnava a non conferire incarichi a persone con carichi pendenti. La nomina di Mazzoncini aveva scatenato polemiche interne alla sua stessa coalizione e aveva portato alle dimissioni di un esponente della sua maggioranza, David Gentili, che aveva lasciato Avviso Pubblico (nel quale rappresentava il Comune di Milano) proprio in virtù del dissenso con la decisione di Sala. Forse il Sindaco Sala non ha ancora detto nulla perché è troppo impegnato a cercare la propria coerenza, che non trova più?” conclude Senna. |