“Sono trascorsi poco meno di ottant’anni dal dramma delle foibe, i massacri perpetrati ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia da parte dei partigiani jugoslavi di Tito e ancora oggi c’è chi giustifica, minimizza o nega questi fatti. E’ giunto il momento che anche la Lombardia, dopo Veneto e Friuli, neghi finanziamenti e spazi alle associazioni che si fanno portatrici di negazionismo dietro le mentite spoglie di ricerca storica.” Così Max Bastoni, consigliere regionale della Lega, oggi a Milano in Largo Martiri delle Foibe presentando la mozione “Tutela lombarda della memoria, dei massacri delle foibe e dell’esodo istriano, giuliano, fiumano e dalmata” depositata in consiglio regionale della Lombardia. “La cosa peggiore è la destoricizzazione della tragedia delle foibe, Il movente ideologico e politico delle foibe è lo stesso del comunismo mondiale, la stessa guerra etnica contro gli italiani va inserita nella lotta di classe e nella lotta politica per imporre la società comunista come ha rimarcato recentemente Marcello Veneziani. E non è casuale che i comunisti italiani che parteciparono attivamente ai massacri furono salvati dal PCI dai processi spedendoli oltre la cortina di ferro”, ha proseguito Bastoni. La mozione prevede che Regione Lombardia non conceda Patrocini, finanziamenti, spazi e agibilità a tutte le sigle/associazioni locali o nazionali che negano, giustificano, riducono o deridono il dramma delle foibe e dell’esodo; escluda dai bandi di Regione Lombardia ed escludere dall’assegnazione o riassegnazione, di unità immobiliari pubbliche tutte le sigle/associazioni locali o nazionali che negano, giustificano, riducono o deridono il dramma delle foibe e dell’esodo. “E’ giunto il momento di togliere cittadinanza a chi ha avviato una dolorosa e ingiustificata campagna denigratoria, organizzando convegni e diffondendo documenti in cui si nega il dramma che colpì la nostra gente alla fine della Seconda guerra mondiale”, ha concluso Bastoni. |